Il Ministro della Giustizia austriaco ha da poco lanciato una piattaforma informatica che permette all’Ufficio del Pubblico Ministero contro la corruzione e i crimini dei colletti bianchi (i cosiddetti white collar crimes) di entrare in contatto diretto con i whistleblower, garantendone l’anonimato.
Il sistema (https://www.bkms-system.net/wksta) è strutturato attraverso passaggi molto semplici. Il primo step riguarda la scelta tra forma aperta o anonima della segnalazione, viene quindi richiesto di selezionare la tipologia del reato (corruzione, white collar crime, frode al sistema di welfare, reati finanziari, falso in bilancio, reati relativi al mercato dei capitali, riciclaggio di denaro) e di descrivere nel dettaglio l’irregolarità riscontrata.
E’ inoltre possibile allegare dei documenti a sostegno della segnalazione, così da per poter indirizzare le indagini in maniera più spedita.
I risultati, dopo solamente un mese e mezzo dall’attivazione del servizio sono rilevanti: oltre 24.500 visite al sito, 170 segnalazioni di cui 100 con documentazione allegata. È evidente che il lancio di una piattaforma di questo tipo possa raggiungere un così elevato numero di utilizzatori nella prima fase di lancio, anche per via della curiosità che suscita, ma in un secondo momento è probabile una stabilizzazione su cifre ben inferiori.
Il successo di questa iniziativa ne dimostra l’importanza e l’apprezzamento da parte dei cittadini, ma soprattutto rassicura quanti, come nel caso del Comune di Milano, hanno in animo di tentare questa via “pionieristica” anche in Italia, nel solco delle migliori pratiche ormai ampiamente diffuse in tutto il mondo.